Chi ha paura non è perfetto nell’amore

“Chi ha paura non è perfetto nell’amore”- 1’ Giovanni 4:18

“La paura non impedisce la morte. Impedisce la vita” – Buddha

Stiamo vivendo un periodo storico durante il quale la parola paura non riesce ad essere dissociata dal contesto stesso. E che cosa è la paura?

La paura è un’emozione primaria, serve all’essere umano per difendersi e quindi non c’è nulla di sbagliato nel ritrovarsi in questo stato d’animo, finchè si è consapevoli di questa funzione. Meno funzionale all’individuo stesso è permettere alla paura di degenerare e trasformarsi in fobia e terrore.

Le persone nascono con due paure: quella di cadere e quella dei rumori forti. Significa che tutte le altre sono apprese, influenzate dal contesto sociale, familiare ed esperienziale. Significa che vengono costruite: nel momento in cui un essere umano vive una situazione per lui spaventosa tende innanzitutto a riempirla di carico emotivo, ad attribuire un’etichetta di timore anche alle altre situazioni simili che potranno verificarsi (a generalizzare quindi in maniera riduttiva) e ad evitare che queste accadano. L’evitamento però impedisce la vita, cioè il darsi la possibilità di fare esperienze nuove, e il permesso di mettersi alla prova migliorando continuamente se stessi nell’ottica di una sana crescita evolutiva.

Abitudinariamente, infatti, quando si ha paura, oltre a farsi carico del capiente bagaglio emozionale, si è soliti assumere un atteggiamento di “blocco” a livello comportamentale, che tende di norma a far compiere le stesse azioni e a non uscire dalla zona di comfort, di cui si è parlato in precedenti articoli.

Molti si dimenticano inoltre che vivere in uno stato di paura può avere effetti sul sistema immunitario: il pensiero può portare alla manifestazione della realtà, basti pensare ai disturbi psicosomatici o ad altre condizioni ben più gravi; il cervello nel momento in cui crea la sua realtà (data dall’associazione dell’esperienza appunto e il significato attribuito) non è in grado di distinguere tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Pertanto diventa fondamentale, a mio avviso, porsi le giuste domande di cosa temere, perché è la mancanza di conoscenza che di solito ci porta lontani dalla libertà e a rimanere incatenati a quelli che possono essere solamente preconcetti. Soprattutto la paura ci può mettere in contatto con noi stessi e offrirci l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo. Viaggiando ancora per aforismi, nessun mare calmo ha mai fatto un buon marinaio. Per ciò, buon vento a tutti!

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