Christie’s conferma l’importanza assoluta dell’Asta d’Arte più pagata della storia

Ce lo si aspettava senza meno e i risultati di ieri a New York da Christie’s (un miliardo e mezzo di Dollari che andranno ad enti benefici, quasi doppiando il precedente record relativo a una Collezione come quella di coniugi divorziati Macklowe) confermano l’importanza assoluta dell’Asta d’Arte più “pagata” della Storia, quella che vedeva dispersa la parte più rilevante (le seconda, valutata un centinaio di milioni, sarà battuta stasera) della Collezione del co-fondatore di Microsoft Paul G. Allen.

Difficile “cogliere fior da fiore” in una serata in cui abbiamo visto o nella salesroom o al telefono o sul Web (0vvero attraverso absentee bids scritti) tutto il Mondo che conta dell’Art Market internazionale, in ogni caso le dinamiche più significative e che per anni segneranno un’asticella difficilmente superabile sono state le seguenti.

Delle 59 opere offerte (una, di Magritte, è stata ritirata prima della vendita), cinque sono state vendute per oltre $ 100 milioni ciascuna e 15 per oltre $ 20 milioni ciascuno (in media 25 milioni a lotto).

La vendita, ovviamente serale, ha stabilito 20 record di artisti, fra cui Van Gogh e Jasper Johns. La piccola tela di Georges Seurat Les Poseuses, Ensemble (Petite version) (1888), è stata venduta per $ 149,2 milioni, il paesaggio di Van Gogh, Verger avec cyprès (1888), è stato invece aggiudicato per $ 117,2 milioni. 

Un acquisto significativo è stata La montagne Sainte-Victoire di Cézanne (1888-90), che Allen aveva acquistato per $ 38,5 milioni da Phillips, de Pury & Luxembourg nel maggio 2001, aggiudicata ieri 137,8 milioni di dollari. Large Interior, W11 (dopo Watteau) (1981-83), di Lucien Freud è stato venduto per $ 86,3 milioni: Allen aveva comprato l’opera per $ 5,8 milioni da Sotheby’s nel 1998.

Fra i Maestri pre-Impressionismo, da rilevare i 34 Milioni per un Turner di rara potenza e i 50 milioni per il tondo con Madonna di Sandro Botticelli. Circa un miliardo di Dollari era garantito per 33 lotti da irrevocable bids di terze parti, il che pone (peraltro da tempo) rilevanti interrogativi sul fatto che il Mercato dell’Arte dei lotti top sia “troppo” sostenuto da operazioni finanziarie che sono a tutti gli effetti dei contratti derivati.

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