Carissimi Amici di Nuovamente,
con piacere e gioia condivido con voi il testo e riflessione di motivazione che la Giuria del Premio Letterario WINNING BOOK 2023 mi ha consegnato alla premiazione di Roma in marzo 2023, nella Sala Congressi I Cavour, unitamente all’attestato.
Avevo già condiviso sul portale un articolo di presentazione di questa mia antologia che dopo tanto tempo di attesa ha visto la luce a settembre.
Se desiderate mettervi in contatto con me per ogni forma di condivisone o per avere una copia del volume, ne sarò felice. Trovate qui nel portale ogni mio riferimento.
Con gioia,
Manuela
Silloge di una certa consistenza, raccoglie e unisce ordinatamente quelli che l’autrice stessa definisce “frammenti di una ricerca interiore”.
Tratta di un viaggio dentro se stessa e nel mondo, che inizia dalla giovinezza, testimoniato dall’apertura dell’opera con alcuni componimenti risalenti all’adolescenza, già questi caratterizzati da uno stile e un equilibrio che fa supporre un’attività poetica ancora precedente.
Il fuoco sacro del voler sapere, del cercare un senso che vada al di là dello scontato e di ciò che è ritenuto normalmente comune, si esprime in un pensiero libero da restrizioni culturali, geografiche o epocali, a vantaggio di uno spaziare diverso.
L’autrice è dentro se stessa e, contemporaneamente, attraverso la Natura, nel Tutto; un coinvolgimento panico che fa tutt’uno con la connessione più profonda con il sé, puntando a trascendere i limiti legati al corpo, alla mente e alle briglie del pensiero comune.
Il distacco dalle regole rigide, imposte dalla società di tutti i tempi, suggerisce lo spiraglio che porta alla contemplazione dei misteri universali, tramite un sentire spirituale che nulla pretende e nulla giudica, osservando con un interesse pulito e scevro da qualsiasi intenzione se non quella di restare in ascolto.
In quest’opera che delinea abilità ed esperienza, più della struttura dei versi sono la musicalità e la scorrevolezza a incantare il lettore, unite a una scioltezza di composizione con cui l’autrice intreccia i suoni delle singole parole, assemblate tra di loro con la spontaneità ipnotizzata dell’improvvisazione jazzistica.