Il teletrasporto dell’informazione non ha niente a che vedere con il teletrasporto alla “Star Trek”, ovvero il trasferimento di un corpo, o di un oggetto, da un punto all’altro nello spazio.
A quanto ne sappiamo oggi, il teletrasporto alla “Star Trek” è reso impossibile dalle stesse leggi della Fisica Quantistica, in particolare dal principio di indeterminazione di Heisenberg.
Tale principio, infatti, ci dice che non è possibile misurare contemporaneamente e con esattezza, le proprietà che definiscono lo stato di una particella quantistica elementare. Se, ad esempio, potessimo determinare con precisione assoluta la posizione, ci troveremmo ad avere massima incertezza sulla sua velocità. Dunque, il teletrasporto alla “Star Trek” è impossibile!
Si racconta a tal proposito un curioso aneddoto su “Star Trek”. Sembra che un giorno gli Autori della famosa serie di fantascienza siano stati criticati da dei fisici per questa impossibilità di realizzazione del teletrasporto di una persona o di oggetto fisico. Per non compromettere banalmente il successo di “Star Trek”, gli Autori inventarono il cosiddetto “compensatore di Heisenberg”, un fantomatico, quanto impossibile, dispositivo capace di compensare gli effetti del principio di indeterminazione di Heisenberg che rendono impossibile il teletrasporto.
Altra cosa, tuttavia, è il teletrasporto dell’informazione, che invece è un fenomeno assolutamente possibile: infatti dimostrato scientificamente in tutto il mondo, già oggi, è già sfruttato tecnologicamente per i sistemi di metrologia del tempo. Addirittura, si stima che nel 2030-2035 sarà possibile anche il teletrasporto dell’informazione su Internet, ovvero sull’Internet Quantistica. Sono in corso molti progetti internazionali su questo tema.
In breve, il teletrasporto dell’informazione permetterà di trasmettere l’informazione sullo stato quantistico di una particella (ad es. la polarizzazione di fotoni o lo spin di elettroni), da un punto ad un altro arbitrariamente lontano, istantaneamente, e senza il trasferimento della corrispettiva particella.
Alla base del teletrasporto dell’informazione c’è il ben noto, ed affascinante, fenomeno dell’entanglement, secondo il quale due sistemi quantistici (ad es., due particelle) possono “intrecciarsi” reciprocamente per creare un unico sistema: grazie a questo intreccio, se si opera su una delle due particelle, lo stato dell’altra particella “entangled” cambia istantaneamente, anche se le particelle sono arbitrariamente lontane.
Istantaneamente non vuol dire alla velocità della luce, vuol proprio dire nello stesso istante: infatti si trasferisce solo informazione, non materia. Quindi non si viola la Relatività di A. Einstein.
Ad esempio, se una particella fosse sulla Terra e l’altra “entangled” sulla prima stella fuori del sistema solare, Proxima Centaury, distante 4 anni luce, l’influenza reciproca tra le particelle “entangled” sarebbe istantanea… non dovremmo aspettare 4 anni.
In conclusione, così come è possibile solo il teletrasporto dell’informazione, ma non della materia, in futuro, sarà possibile solo “guardare nel tempo” ma non “viaggiare nel tempo” con il corpo.