Cari Amici di Nuovamente oggi vi raggiungo con un breve tratto poetico, un breve messaggio che nasce da dentro, nel muto osservare i contorni di un’epoca sociale, culturale, politica, umana allarmante e complessa, che sta scardinando certezze e fiducia. Tale scenario pare offuscato da troppi veli di Non Senso, dove i valori più sacri sono da tempo stati messi in panchina, dove gli esseri umani appaiono sempre di più pedine inermi, chine su se stessi e sulle proprie meccaniche, sempre uguali e ripetitive, così prevedibili e dunque governabili, non più protaginisti accesi del vivere e della scelta, dove il grigio incombe sullo sfavillante mormorio dei mille colori dell’esistenza.
Un’epoca che però, sotto a questa nebbiosa coltre, disvela traiettorie di fuga, di consapevolezza per chi è pronto a dipanare con Sogni, Visioni e Aspirazioni tese al meglio di sè e al meglio per il mondo, un nuovo paradigma.Lo sentiamo, lo sappiamo, lo stiamo preparando, silenziosamente, giorno dopo giorno, nel segreto della nostra crescita itneriore, della rivoluzione delle coscienze.
E allora, a favore di questo, vi offro, vi soffio una riflessione brevissima, unita a una poesia. Un contributo millesimale….
Un anelito, un invito.
Siate poeti, in qualsiasi modo: coi gesti, raccolti ed eleganti, fuori dall’ordinario; con lo sguardo, incantato e disincantato ad un tempo, a seconda della “magica” o “illusoria e distorta visuale” del reale; col silenzio che ci protegge dalla follia e ci insegna in segreto ciò che conta davvero e per cui vale la pena vivere; con la parola, se come me amate scrivere o raccontare, toccare il cuore della gente; col disegno, il colore le forme, che danzano e tracciano magie di impressioni; con l’impegno civile, a inventare nuovi sistemi e intrecci di Vita Possibile, più gentile, più vera, più lenta, più umana; col Sacro Fare, in architetture di progetti meraviglioso che siano a beneficio di tutti gli esseri e ci tengano sul filo dell’entusiamso e della meraviglia; o col Sacro “Non Fare”, quando serve astenersi, praticare la “lentezza”, osservare con distanza, sentire anzichè agire in modo automatico.
Siate Poeti!
Siate pulsante poesia. Siate, la poesia stessa.
Ognuno come vuole come può, come sa.
Guardate oltre il velo delle cose, oltre l'illusoria consistenza degli eventi, delle situazioni, personali e collettive che ci inducono spesso al giudizio, al calcolo, all'analisi. Non in ultima battuta e sovente, su noi stessi. E questo quando accade, lo facciamo accadere in modo severo, tagliente, frequente, ineluttabile.
Lasciamo invece essere, accogliamo, decodifichiamo con lo sguardo poetico i codici dell'Invisibile, lasciamo fluire come l'acqua che non ristagna e non trattiene e non si oppone, ma trova sempre la sua strada per aggirare ogni ostacolo.
Lasciamoci condurre nello scorgere, aldilà del "Conosciuto", sempre e soltanto la Possibilità.
Sentitevi e sentiamoci pieni di bellezza, grazia, gratitudine e sana follia, coltivando sempre e in ogni azione, pensiero ed emozione il PROFUMO DI INTENSO.
Manuela Monari
Metamorfosi
Poeta
è chi rompe l’uovo.
Chi sgretola
il calcareo guscio
delle apparenze.
Chi scioglie
l’angusto involucro
dei pensieri.
Chi sa afferrare
il rimbalzo
della voce tenue
delle cose.
Chi ha un essere
ricalcitrante
serrato
tra le gelide griglie
di un corpo
talvolta peso,
talvolta proteso
a sensi così desti…
Chi cerca aria
e profumo d’intenso.
Intenso desiderio
Intenso sogno
Intenso smarrimento
Intenso amore
Dalla Raccolta “Dall’Altrove”
( Diritti Riservati)