La libertà

“Sono nato per conoscerti/ Per chiamarti Libertà…” “Libertà va cercando…”E’dedicato ad Eluard e Dante l’incipit di questa riflessione. “Vorrei essere libero come un uomo”, cantava Gaber.

Il libero arbitrio secondo Sant’Agostino, la possibilità di scegliere tra il bene e il male. 

La legge morale dentro di noi per Kant, il mondo nelle mani dell’uomo e lo sterminio ebraico, le atrocità dello stalinismo.

La lotta delle donne per la libertà, la statua della libertà al porto di New York è donna.

Mandela è stato privato della libertà, il giovane Giulio Regeni ha pagato con la vita il suo sguardo critico, la sua espressione di libertà.

Essere liberi significa poter scegliere, decidere, essere responsabili di noi stessi, di ciò che facciamo nei confronti degli altri. Noi manifestiamo appieno la nostra libertà quando, avendo la possibilità di scegliere responsabilmente una alternativa, agiamo di conseguenza.

Almeno fino a quando la pandemia non ci ha costretti a fermarci, siamo stati liberi di muoverci da un posto all’altro, di andare al cinema, o al mare, ad un concerto.

Tutte le nostre scelte hanno messo in campo la nostra libertà. Ma le cose non sono e non sono state così semplici. Occorre considerare che ogni scelta implica una rinuncia.

Quello che facciamo, spesso, soffre di una assenza, di una incompiutezza. La libertà è qualcosa di più dell’alzare o abbassare un braccio, oppure la scelta tra un gelato al pistacchio e uno alla crema.

Nessun uomo può dirsi davvero libero, poiché la nostra mente è sempre determinata ad agire da questa o da quella causa e ogni causa è ancora determinata da un’altra. Così all’infinito.

Allora possiamo davvero definirci liberi? Forse solo il pensiero è davvero libero Dovremmo imparare a volare come il gabbiano di Livingston. Godere dell’arte che, sola, ha il grande privilegio di vivere la libertà. 

1 aprile 2021

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