La Natura ci influenza?

La natura intorno a noi è componente di noi stessi e pertanto ci influenza e coinvolge in quasi tutti gli atti della nostra quotidianità e sulla nostra condotta esistenziale. 

Faccio un esempio, le maree, la luna, sono componenti importantissimi del nostro esistere, i loro movimenti sono figli di – e generano essi stessi – flussi energetici, emanazioni di frequenze cosi come l’aria, il sole, l’acqua (solo per citarne alcuni) che per ogni essere vivente sono elementi vitali, insieme o specificamente alcuni fra questi, per ogni singola specie vivente.  E l’energia ha bisogno di questi elementi, cosi come gli elementi hanno bisogno di energia, quell’energia che poi va comunque alla terra.

Noi come esseri viventi figli della terra li assorbiamo come frequenze, divenendo noi stessi e riconoscendo essi stessi “energia vitale”. Fra gli elementi certamente la terra è l’elemento più catalizzatore degli altri perché attrae tutto quanto a se. Noi siamo sempre in collegamento con la terra, ci muoviamo su di essa calamitati, “appiccicati” ad essa dalla forza di attrazione e gravitazionale, così come gli altri tre elementi che compongono il Creato (fuoco, acqua, aria) i quali hanno bisogno della terra e delle componenti della stessa per potersi esprimere. 

Noi veniamo dalla terra e torniamo alla terra, ripeto, essa è componente di noi stessi e dobbiamo rendercene sempre conto e mantenere vivo in modo positivo ed equilibrato, oppure riequilibrato, questo contatto. 

Io durante la mia attività “sento” tutti gli elementi della natura dentro di me e li tengo tutti a mente; essi sono tutti presenti nelle mie frequenze, li ho elaborati, immagazzinati e li esprimo attraverso la mia forza pranica e capacità tecnica durante le mie attività oramai quasi meccanicamente, fanno parte di me e li condivido con coloro che si sottopongono ai miei trattamenti pranici.

Dobbiamo prendere consapevolezza nel nostro quotidiano che noi siamo delle macchine elettrostatiche formidabili, noi siamo macchine elettromagnetiche potentissime, forse le più potenti che esistono sulla terra anche se non ce ne rendiamo conto, e perciò dobbiamo prendere consapevolezza che viviamo permanentemente in uno stato di equilibrio precario proprio perché siamo un laboratorio di analisi sempre alla ricerca di quell’equilibrio di energie che sono in natura e dentro di noi.

Io ricerco ogni volta di ristabilire negli altri, nelle persone che mi avvicinano e che mi chiedono conforto questo equilibrio fatto di tante, innumerevoli “cose” perché siamo materia ma materia viva, frequenze, e noi assorbiamo tutte le frequenze, tutte, costantemente; pensate: giorno per giorno, a tutte le ore della vita siamo immersi nelle frequenze “Naturali”, quelle di cui abbiamo accennato, e nelle frequenze “Artificiali” prodotte dalle strumentazioni create dall’uomo. Pensate quanto ci trapassano, ci avvolgono, ci sfiorano e quindi influiscono sulla nostra condizione psichica e fisica; frequenze per la stragrande maggioranza dei casi non udibili e non visibili. Eppure sono lì, ci sono.

Il nostro corpo pertanto fatto di materia e di mente conscia e inconscia (e che di conseguenza assorbe e rielabora spontaneamente tutte le influenze attive e passive che si depongono o lo attraversano) deve adeguarsi a tutto ciò, costantemente e immediatamente come un computer sempre acceso che elabora, rielabora dati, espande memorie, archivia dati e tanto altro senza mai andare in “flop” o “reset”. Non è semplice.

Il mio compito è “sentire” tutto ciò, capire cosa c’é che non va e riequilibrare il tutto. Per questo devo conoscere gli elementi della natura, esserne consapevole e li devo sentire dentro e fuori di me. Devo  ricercarli, riconoscerli e farne “magazzino”, amarli, proteggerli e ridiffonderli puri e vitali  come dovrebbe fare ciascuno di noi per essere sempre il più possibile in equilibrio con la natura e con il mondo che ci circonda al fine di creare un flusso energetico circolare dove tutto va e tutto torna per il bene di ciascuno di noi.

Da “I colloqui con Andrea” di Vittorio Spampinato – presso lo Studio Andrea Penna – Preganziol, marzo 2021

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