C’é differenza tra odore e profumo.
L’odore richiama la chimica delle cose, dell’aria in un certo ambiente, è maggiormente persistente, s’infila nelle nostre narici e dà una sensazione di “luogo” o di fatti.
Entrare in una casa se ne sente l’odore, entrare in un’auto se ne sente l’odore, entrare in un locale pubblico (ristorante, cinema, albergo, grande magazzino, etc.) se ne sente l’odore.
L’odore è caratteristica della persona e del luogo. Ci sono poi odori che sia associano a dati di fatto (l’odore di una carogna in putrefazione, l’odore del mare, della sabbia bruciata dal sole, l’odore di un’aula scolastica, di un’ospedale o di un ambulatorio medico, etc.) che ci richiamano alla memoria fatti e accadimenti, pensieri, esperienze che abbiamo vissuto o a cui abbiamo partecipato frequentando quei luoghi e che ci tornano alla memoria. Frequenze che rimangono li, appiccicate all’odore, che ci tornano alla memoria se li sentiamo perché essi hanno una loro personalità, specificità, unicità e trasportano con se una memoria tipica del loro modo di esserci sempre, in determinati momenti e luoghi, per caratterizzare quelle esperienze.
Pensate all’odore dell’ozono dopo un’abbondante pioggia oppure all’odore della legna bruciata nel camino, delle caldarroste o della grigliata, insomma l’odore è una memoria che ha un nome e un cognome, caratteristico per se stesso e su cui si costruiscono aspetti positivi e negativi della nostra educazione e formazione. Gli odori ce li portiamo dentro di noi e ogni volta che li sentiamo sono parte del nostro patrimonio culturale e se hanno ricordi positivi allora ci faranno sintonizzare subito, inconsciamente, a frequenze positive; lo stesso vale al contrario.
I profumi sono invece momentanei, esperienze, possono essere artificiali, creati in laboratorio, non necessariamente naturali e tipici di certe situazioni, persone, fatti, luoghi.
Hanno la caratteristica di essere molto soggettivi, di essere interpretabili, sicuramente più fascinosi in taluni casi, quasi sempre fragranti e apprezzati. Difficilmente un profumo ci risulta totalmente ributtante; ciò perché esso è sempre elaborato e viene applicato in circostanze specifiche pertanto è già stato selezionato, sottoposto a scelta e quindi ad esperienza cosicché nel tempo di è affermato per talune situazioni piuttosto che per altre.
L’uomo può manipolare e condizionare i profumi, l’odore è molto più complesso e risulta sempre più reale e incondizionabile. Esiste e basta, è così in natura e così lo si vive.
Gli animali hanno basato molto della loro sicurezza e possibilità di sopravvivenza sull’odore; se fate caso un cane rifiuta il profumo ma accetta l’odore, lo stesso gli animali selvatici che attraverso l’odore diffuso della propria presenza o di quella degli altri avvertono, fuggono o si riparano dal pericolo.
Mai scegliere un profumo quindi che non ci è congeniale perché attrae frequenze che non ci appartengono; è molto importante quindi vivere in luoghi con odori a noi familiari e ricercare profumi che si adattano a pennello alla nostra personalità altrimenti si rischia di non essere immersi nelle nostre affinità se non addirittura completamento, con il rischio di attirare a se fatti e persone che non sono sulle nostre stesse frequenze.
Da “I colloqui con Andrea” di Vittorio Spampinato – presso lo Studio Andrea Penna – Preganziol, marzo 2021