“La paura di amare è il più grande torto che possiate farvi perché, se non amate gli altri, rischiate di non amare voi stessi e quando non amate voi stessi non riuscite più ad amare nessun altro; la paura di amare è uguale alla paura di vivere, perché amare è vivere e vivere è amare ed una vita senza amore non può essere definita vita.
Voi avete paura di cambiare, perché ogni cosa che cambia nella vostra vita, vi fa paura; ogni imprevisto vi fa paura, avete paura dell’ignoto, di lasciare il certo per l’incerto, di quello che conoscete per qualcosa d’altro”.
Questa comunicazione sembra confermare quanto l’Amare sia una condizione di vitale importanza nel corso della nostra esistenza terrena: ci incarniamo con il preciso obbiettivo di evolverci grazie all’amore che saremo capaci di dare e di ricevere. Detta così, il compito sembrerebbe facile, ma ognuno di noi conosce bene quanto sia al contrario molto difficile fare sia l’una che l’altra cosa. L’amore vero, quello cui i fratelli di Luce fanno riferimento, dovrebbe almeno tendere alla condizione di essere “incondizionato” anche se questo risulta praticamente impossibile per noi esseri umani: significherebbe infatti amare senza pretendere o desiderare nulla in cambio, nemmeno l’amore dell’altro e questa cosa è per noi incomprensibile.
Anche se non vogliamo ammetterlo, ci sentiamo di meritare sempre una corresponsione del nostro amore, altrimenti le storie finiscono o si trascinano per inerzia perdendo il loro vero significato. Per molte persone poi, il ricevere Amore è molto più difficile rispetto al dare Amore e questa cosa può avere infinite motivazioni che vanno da condizionamenti ricevuti nel periodo dell’infanzia, a forti delusioni d’amore che possono aver comportato, a livello inconscio, quel freno a lasciarsi andare completamente all’amore, per la paura di soffrire nuovamente.
La paura infatti è proprio il contrario dell’Amore, in quanto allontana invece di avvicinare le persone e, di questi tempi, gli esseri umani sembrano vittime di ogni tipo di paura: dalla paura di ammalarsi e morire, a quella di amare senza condizionamenti propri o della società, o di seguire liberamente il proprio istinto. Questo significa che molte persone non si amano come dovrebbero perché, se così fosse, la paura non avrebbe alcun senso o potere su di loro. Vero, come dicono i Maestri che tutte le nostre paure possono essere riassunte in un’unica paura: quella di qualsiasi cambiamento che possa interferire con quello che riteniamo erroneamente essere “stabile”.
Vale la pena di riflettere su questa cosa e lasciare che quella scintilla divina della quale siamo costituiti, possa finalmente illuminare il nostro essere più profondo, per farci comprendere che dentro di noi non c’è posto per la paura, ma solo per l’Amore vero, quello con la A maiuscola, nei confronti del nostro prossimo, chiunque esso sia e di noi stessi per autorizzarci a credere a ciò che la nostra anima ci suggerisce e che, troppo spesso, non ascoltiamo.