V parte – la lettura delle memorie Akashiche – le memorie del tempo

Cronaca dell’Akasha – porta le impronte di tutte le creature e di tutti gli avvenimenti.

La chiaroveggenza è generalmente legata all’elemento acqua. È detto nella Genesi che Dio separò le acque che sono in alto dalle acque che sono in basso. Le acque che sono in alto rappresentano la biblioteca cosmica nella quale sono conservati gli archivi dell’universo. Questa biblioteca, chiamata nella tradizione esoterica “Cronaca dell’Akasha” porta le impronte lasciate da tutte le creature sin dalle origini del mondo, come pure gli avvenimenti che si sono svolti. Ecco perché certi chiaroveggenti lavorano con l’acqua: si concentrano fissando una coppa d’acqua, ed è così che “vedono”. Non è che vedano realmente qualcosa nell’acqua, ma grazie a essa si collegano alle acque che sono in alto, nelle quali fluttuano le immagini di ciò che vogliono conoscere, e riescono così a captarle attraverso il proprio spirito.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Si potrebbe definire le memorie akashiche come la memoria stessa del tempo.

La memoria Akashica è anche legata al quinto elemento che è l’Etere, conosciamo già i quattro elementi tradizionali: terra, acqua, aria e fuoco. Questo quinto elemento funge da lastra sensibile per memorizzare ogni evento poiché dobbiamo ricordare che nulla viene dimenticato nell’universo, tutto quanto viene immancabilmente memorizzato. Possiamo anche interpretare questa memoria universale come l’hard disk del nostro PC! 

Quindi se tutto quanto viene memorizzato, ogni parola, pensiero ed azione, forse così comprendiamo meglio lo scopo del lavoro su di sé o dei vari lavori energetici, che permettono di “scendere” nell’essere per capire la radice profonda o il pensiero madre/seme che ha provocato una disarmonia fisica o mentale. A volte l’accesso a queste memorie diventa essenziale per riportare informazioni importanti della storia della persona per aiutarla a riposizionarsi nell’incarnazione attuale.

Con uno stato di coscienza particolare riusciamo a collegarci con questo quinto elemento, con questa memoria Akashica. Ci sono alcuni metodi per accedere allamemoria universale: la collaborazione che ho con la mia Coscienza Divina mi permette di accedervi, in qualche modo fa da ponte o meglio da guida! Questa dimensione Akashica possiede una frequenza specifica e richiede una condizione di centratura e lavoro interiore costante per l’operatore.  

La base del mio lavoro è appoggiata quindi sull’indagine di queste memorie per risalire alla storia completa della persona. Ovviamente non è la predizione del futuro… visto che si parla di memorie. E non è neanche un “giochino” per curiosare nelle vite precedenti! Sport apprezzato da tanti curiosi!  Non è perché abbiamo dimenticato alcuni eventi della nostra vita che essi sono scomparsi. Possono essere dimenticati dalla nostra memoria superficiale ma non dalla memoria Akashica dove tutto è memorizzato fedelmente.

L’incursione in una vita precedente oppure in un evento dimenticato di questa vita, serve unicamente a liberare l’essere da traumi esistenti nel momento presente (ossia nel momento in cui verrà letta la memoria). Il primo strato mentale viene illuminato dalla comprensione intellettuale di ciò che accade in quella vita, il perché di alcune dinamiche, anche malattie, o incontri fortunati o sfortunati. Tuttavia non basta l’informazione intellettuale, tutto ciò deve essere accompagnato da un lavoro interiore, spesso basato sull’accettazione e sul perdono.

Non si deve “giocare” con la lettura dell’Akasha è un atto sacro che serve solo per migliorarsi, guarire, capire per evolvere.

Vi vorrei consigliare l’eccellente libro di Daniel Meurois: Gli annali dell’Akasha e per i più coraggiosi Il libro di Rudolf Steiner: Dalla cronaca dell’Akasha

Sempre da cuore a cuore!

Satya Véronique Charmont

Photo Credits: https://www.artstation.com/artwork/EVlE84

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