Ad ognuno di noi verrà probabilmente in mente una definizione diversa: chi penserà alle reminiscenze scolastiche e alle KCAL “il cibo come carburante per il nostro corpo”, chi alle fonti rinnovabili e all’accordo di Parigi appena ri-ratificato da Biden.
Qualcuno avrà a cuore il principio formulato da Einstein secondo cui E=mc2, altri si soffermeranno a pensare ai cali di energia che hanno recentemente sperimentato a livello fisico o mentale.
In un’ottica olistica questi concetti sono tutti correlati, perché in natura tutto è collegato: il pianeta sul quale viviamo, l’atmosfera che ci circonda e tutti gli esseri viventi che lo abitano.
Quello che la medicina quantistica sta dimostrando è ciò che le discipline orientali sostengono da migliaia di anni: l’essere umano è composto da atomi, i quali emettono energia, di conseguenza l’eccesso o il deficit di quest’ultima ha delle ripercussioni sul nostro stato di salute.
Non solo: l’energia che viene emessa da ognuno di noi ha degli effetti sulla realtà circostante, proprio come nella famosa teoria del gatto di Schrödinger (l’osservatore influenza la realtà che percepisce).
Chi conosce lo yoga o l’ayurveda, così come la medicina tradizionale cinese e l’agopuntura, il reiki o la cristalloterapia sa che anticamente sono stati individuati 7 centri energetici nel nostro corpo, localizzati a partire dai genitali fino alla sommità del capo.
Uno squilibrio in uno o più di questi CHAKRA (nell’accezione sanscrita) corrisponderà ad una relativa sintomatologia fisica, collegata a sua volta ad un blocco emotivo, and the other way around, perché ogni cosa è connessa.
Come pranoterapeuta accompagno i miei clienti nel viaggio verso il raggiungimento dell’equilibrio energetico.