Mentre scrivo è il 23 dicembre, siamo alla vigilia di una nuova chiusura, anche se parziale, e mi sto domandando cosa posso trarre di buono dal tempo che mi aspetta, che rispetto agli altri anni nello stesso periodo sarà un tempo più vuoto.
Sarà un tempo vuoto di impegni, vuoto di relazioni, vuoto di avvenimenti mondani, vuoto di tutto ciò che mi porta fuori di me, vuoto di tutto ciò che è occupazione, anche se piacevole, e relazione in senso allargato.
Col passare degli anni della mia vita ho imparato che questo vuoto può portare tanti tantissimi doni.
E allora alla vigilia di tutto questo ecco che me ne vengono in mente alcuni.
In questo tempo che sta per arrivare posso ascoltare molto di più il mio corpo e i miei bisogni, sì proprio quei bisogni che in una vita con l’orologio alla mano sono molto difficili da ascoltare e ancora più difficili da assecondare.
Posso dormire di più e in vari momenti della giornata, come fanno i bambini piccoli o gli animali di tutte le età, posso cedere al richiamo del sonno e assecondare il mio corpo, senza preoccuparmi di conseguenze o impegni saltati. Non ci saranno conseguenze e non salterò nessun impegno.
Un po’ come da bambina quando mi addormentavo sul sedile posteriore dell’auto a cinque minuti da casa, sentivo sonno e semplicemente dormivo, lo posso fare anche adesso, con la stessa spensieratezza, con la stessa innocenza, con la stessa semplicità e sicuramente con lo stesso piacere.
Posso aprire i rubinetti della vasca da bagno, passare tutto il tempo che voglio a scegliere il bagnoschiuma col profumo che si addice di più al mio umore del momento e godermi un bagno con le bolle senza preoccuparmi del tempo che passa, riempiendo più e più volte la vasca che nel frattempo si sarà raffreddata.
Posso sedermi nel mio posto preferito e guardare fuori dalla finestra senza fare nulla, solo ascoltando il mio respiro, le mie sensazioni, i miei pensieri, le mie emozioni. Insomma posso passare un po’ di tempo in compagnia solo di me stessa, per ritrovarmi, con tutta la calma che momenti come questo mi possono offrire.
E magari stando in mia compagnia posso diventare un po’ più intima con le diverse parti di me, amarle e accoglierle così come sono, con un sorriso dolce e un po’ di ironia. Posso diventarmi amica e scoprirmi cambiata dall’ultima volta che mi sono concessa il tempo di stare con me. Magari sono diventata più saggia, o più impaziente. Non so!
In questi giorni mi ascolterò e mi augurerò Buon Natale in tutti i modi possibili: con le coccole per il corpo, per la mente e per lo spirito.
Anche a te che leggi auguro Buon Natale e la possibilità di ritrovarti piacevolmente.
Cinzia Calzolari
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