Il potere benefico delle onde

Quando utilizzo gli strumenti vibrazionali: il gong, le campane tibetane e il tamburo, per citarne alcuni tra i più importanti si generano delle vere e proprie onde, vibrazioni che si muovono nello spazio a partire dallo strumento suonato, che incontrano altre onde, emesse da un altro strumento, che creano infiniti riverberi, riflessioni e modificazioni dell’energia e dello spazio nella stanza.

Per comprendere il concetto possiamo immaginare le onde che si producono in uno stagno tranquillo gettando un sasso. Un solo sasso gettato nell’acqua produrrà una bellissima onda circolare, più intensa, più alta nel punto in cui abbiamo gettato il sasso, e sempre più delicata, quindi più bassa, ma più larga man mano che ci si allontana dal punto in cui è stato gettato il sasso.

Se osserviamo la superficie calma dell’acqua con una buona luce che faccia da contrasto possiamo osservare tutto questo.

Quando l’onda arriva a riva genera un piccolo movimento dell’acqua che produce un suono e trascina con sé i sassolini della riva facendoli rotolare un pochino, abbiamo gettato solo un sasso quindi l’ondina non muoverà sassi grandi, ma magari sassolini piccoli, o granelli di sabbia.

Se nel laghetto gettiamo due sassi le due onde circolari incontrandosi interferiranno l’una con l’altra e si creerà un’intersezione delle due onde, ciò genera forme nuove e particolari che variano a seconda della grandezza del sasso gettato, della differenza di tempo in cui sono stati gettati i due sassi per esempio.

Anche l’onda a riva sarà diversa, ma ci accorgeremo sempre che muove sassolini e piccole alghe secche o foglie sul bordo del nostro laghetto.

Ritorniamo ora al suono: uno strumento vibrazionale genera nell’aria un’onda uguale a quella generata dal sasso nell’acqua, solo che stavolta è di forma sferica, ovvero invece di essere in due dimensioni come l’onda che sta sulla superficie del lago, è una sfera che ha come punto centrale il punto in cui si trova lo strumento.

Continuando a suonare lo stesso strumento si generano più onde, un po’ come gettare più sassi in uno stesso punto, suonando più strumenti o muovendosi nella stanza con lo stesso strumento si generano diverse onde sferiche che cominciano ad interagire le une con le altre.

La stanza si riempie di suoni udibili, e di fatto si riempie di onde, ne è letteralmente impregnata, inoltre le onde toccando le pareti tornano indietro e si incontrano di nuovo con le altre onde.

La persona che riceve il trattamento è immersa in questo spazio di onde e vibrazioni, per questo l’esperienza si chiama Bagno di Suoni.

Anche il corpo della persona che riceve è in parte come l’aria: in grado di vibrare (tutto ciò che è energia è anche vibrazione).

Le onde interagiscono con l’energia del corpo

Se l’energia del corpo è fluida e armonica questa armonia viene amplificata e la persona vive esperienze di profondo rilassamento sia fisico, sia mentale, sia emozionale.

Se l’energia del corpo presenta qualche blocco o ostacolo la persona potrebbe avvertire qualche momento di malessere, le onde colpiscono questo blocco e pian piano lo smuovono come l’onda nel laghetto smuoveva la sabbia, le alghe e i piccoli sassolini.

Se chi riceve il trattamento durante un momento di malessere rimane in apertura, continua a respirare, il malessere ha un picco e poi si scioglie e se ne va lasciando alla persona delle piacevoli sensazioni e la liberazione da qualche sintomo che magari l’assillava e questo spesso lo si scopre qualche giorno dopo il trattamento.

Ho avuto molte esperienze di vere e proprie trasformazioni di sintomi: mestruazioni che ritrovano un equilibrio, male a un ginocchio che scompare, mal di stomaco che si trasforma in leggerezza fisica e mentale solo per citarne alcuni. Approfondirò queste esperienze e testimonianze nei prossimi articoli.

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