Invito alla felicità

In questo periodo difficile abbiamo tutti bisogno di stimoli e incoraggiamento. Ecco qui allora qualcosa che viene da un grande poeta che amo molto, J.W.Goethe ( 1749- 1832).

Egli è stato un uomo dai molteplici interessi e dalle altrettanto molteplici e straordinarie realizzazioni. Lirico, romanziere, drammaturgo, saggista, valido disegnatore, profondo intenditore d’arte e di musica, scienziato capace di spaziare dalla teoria dei colori alla metamorfosi delle piante, precorrendo per certi aspetti le teorie di Darwin, fu per oltre cinquant’anni ministro e consigliere segreto del duca di Weimar. Vita ricchissima la sua, lunga, intensa, densa di incontri, creatività, soddisfazioni.

Una vita unica ed esemplare, una vita che pur non risparmiata dai dolori (lutti, malattie), può certamente essere definita felice, se con questo termine si intende piena, operosa, generosa, mai statica.

Goethe l’attraversò con levità, godendone ogni istante, trasportato facilmente dal suo genio e da un destino fortunato, e in tutte le sue opere profuse pensieri, riflessioni, regole di vita, consigli (dati anche e soprattutto a se stesso) che possono essere di ispirazione. Eccone alcuni:

– La suprema felicità consiste nel migliorare le nostre manchevolezze e correggere i nostri errori. 

 -Viviamo dunque per la gioia e non diventiamo troppo saggi ,

-Se senti cantare nella testa e nel cuore,

che altro vuoi?

Chi non ama e non sbaglia più 

può farsi seppellire!  

-Chi non sa comandare a se stesso rimarrà sempre un servo.

 -Ogni giorno bisognerebbe ascoltare almeno un piccolo canto, leggere una buona poesia, vedere un bel quadro e, se possibile, dire alcune parole ragionevoli,

-Regole di vita: Se vuoi prepararti una vita bella,non devi occuparti del passato,

non devi permettere ai piccoli fastidi di turbarti, devi godere sempre il presente,

soprattutto non devi odiare nessuno e lasciare il futuro a Dio.

 La più grande felicità dell’uomo pensante è aver indagato l’indagabile e onorato serenamente ciò che non è indagabile.  (Massime e riflessioni)