La chirurgia dell’immagine dell’IO come chiave per il cambiamento

Nella mia esperienza come medico estetico, mi è capitato più volte di notare l’importanza dell’atteggiamento mentale ed emotivo nella determinazione dei risultati e nel grado di soddisfazione che i pazienti ottengono dagli interventi ai quali si sottopongono.

Infatti, ci sono pazienti estremamente positivi, fiduciosi e desiderosi di cambiamento, che ottengono ottimi risultati e si definiscono soddisfatti, più felici, sicuri di sé, attraenti e motivati.

Viceversa vi sono pazienti che da subito mostrano un atteggiamento diffidente, sfiduciato, quasi ostile e dall’umore depresso o nervoso. Tali pazienti molto spesso non portano a termine i programmi terapeutici consigliati, o se lo fanno, lamentano scarsi risultati e insoddisfazione.

Proprio osservando questo fenomeno più e più volte, mi sono convinta che l’atteggiamento mentale abbia un enorme impatto su i progressi che un individuo è in grado di ottenere e soprattutto sulle conseguenze che questi progressi avranno sul suo umore, sulla sua autostima e sulla sua vita. 

In molti casi cambiare l’aspetto fisico significa cambiare la vita di quella persona e renderla una “persona Nuova”, come se l’intervento non modificasse solo l’aspetto ma la sua intera esistenza. 

In altri casi invece, volti e corpi nuovi non modificano affatto le vecchie convinzioni ed emozioni.

Il potere che la mente ha nel modificare la nostra realtà, è un argomento trattato da moltissimi autori nelle più disparate discipline, ma è la teoria di Maxwell Maltz nel suo libro “Psicocibernetica” che a mio parere spiega in modo davvero preciso, quanto appena descritto. 

Infatti secondo Maxwell, “l’immagine dell’io” ha un ruolo chiave nella personalità, nel successo o insuccesso e nel comportamento umano.

Maxwell dopo aver lavorato a lungo come chirurgo plastico a New York, cominciò a dedicarsi alla psicologia e alla crescita personale e scrisse la sua teoria in un testo intitolato: “Psicocibernetica”. 

Egli sosteneva che: “Quando si cambia volto a un uomo, quasi sempre si cambia il suo futuro, la sua personalità, il suo comportamento e talvolta anche il suo talento e le sue abilità”.

Tuttavia, secondo Maxwell, vi sono casi in cui il paziente nonostante il cambiamento estetico e fisico, continua a provare un senso di disagio e inferiorità, come se non fosse avvenuto alcun miglioramento e avesse ancora “l’antico volto”. 

Molte persone ricorrono alla chirurgia estetica nella speranza che migliorando il loro aspetto si sentiranno meglio e ciò avrà un’influenza positiva sul loro lavoro, nelle relazioni, nelle amicizie, ecc..  Ma come sostiene Maxwell: “la ricostruzione dell’immagine fisica non sempre è la chiave per un reale cambiamento della personalità, poiché tale cambiamento dove passare attraverso la formazione di una nuova “immagine dell’io”. La correzione medica o chirurgica di un inestetismo infatti, porta a cambiamenti psicologici sole se a essa corrisponde un mutamento dell’immagine dell’io. Se quest’immagine resta distorta, non vi sarà alcun cambiamento.

“E’ come se la personalità stessa avesse un volto” dice Maxwell, “questo rappresenta il ritratto che un individuo si è fatto di sé e costituisce la vera chiave della personalità e del comportamento”. 

Lo sviluppo dell’immagine dell’io può portare a personalità inclini al successo oppure all’insuccesso, personalità inclini alla felicità o all’infelicità, all’essere sani o malati. 

In questo seno, è l’immagine dell’io che stabilisce i limiti dell’individuo, ciò che è per lui possibile o impossibile, e agisce in modo inconscio guidandolo verso la realizzazione di ciò che è conforme a quest’immagine.

Quest’immagine determina sentimenti, comportamenti e capacità che ognuno di noi possiede, e quindi il tipo di vita che vivrà. 

Per questo chi si vede come una persona destinata a fallire, in un modo o nell’altro finirà per fallire, a dispetto delle buone intenzioni e della volontà. 

Per avere una vita soddisfacente dobbiamo avere un’immagine dell’io esatta e realistica, che abbia una ragionevole somiglianza con ciò che siamo, né più né meno. 

Come modificare l’immagine dell’io?

L’immagine dell’io è frutto delle esperienze vissute, dei successi dei fallimenti e del modo in cui gli altri hanno reagito nei nostri confronti. Per questo motivo, l’immagine dell’io può essere cambiata solo attraverso la pratica e l’esperienza di nuovi modi di pensare e di agire, attraverso l’uso dell’immaginazione e prefiggendosi un preciso scopo da raggiungere. Tale pratica ripetuta più e più volte darà vita a nuovi schemi di reazioni mentali più utili e costruttive, che nel tempo diventeranno automatiche e guideranno la vita verso il successo e la felicità.

Chi modifica il volto di uomo ha un’enorme responsabilità, perché non agisce solo sulla sua pelle, ma anche sulla sua psiche. Ma ha altresì un enorme responsabilità chi desidera cambiare il proprio aspetto nella speranza di cambiare il proprio sentire e la propria vita. Infatti non gli basterà la chirurgia a raggiungere ciò a cui aspira, ma sarà sempre necessario un profondo cambiamento della propria immagine dell’io e della propria interiorità per poter cambiare il suo corpo, le sue emozioni, relazioni e le sue esperienze. 

Dr.ssa Beatrice Giorgini 

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