Il significato di questa frase sembra più che ovvio, ma così non è. Sebbene pronunciata da sempre e da tantissime persone importanti, non è scontata.
E se chiedete ad un angelo quale sia veramente il significato che si cela dietro a queste parole, vi si aprirà un mondo. Spesso noi pronunciamo frasi solo perché fanno parte della nostra spontanea comunicazione quotidiana e per quello che abbiamo appreso dalle persone care, ma non consideriamo sempre il vero significato di ciò che diciamo.
Proviamo ad analizzare la frase con l’aiuto degli angeli. Il significato è quello che ci invita a ragionare con la nostra testa. A tale affermazione gli angeli ci chiedono se veramente lo stiamo facendo oppure se ci limitiamo a seguire il “pensiero comune” per comodità o per paura oppure per pigrizia.
Gli angeli poi ci fanno notare che se veramente avessimo sempre pensato con la nostra testa, adottando la regola del libero arbitrio, forse la nostra situazione sociale e culturale, oltre che legata all’ecologia, non sarebbe quella in cui ci troviamo.
Credo che pochi di noi possano affermare di non essersi mai fatti influenzare dalle opinioni degli altri. Gli angeli non obiettano se chiediamo consiglio a qualcuno e ci mettono in guardia se mettiamo la nostra vita nelle mani degli altri, se la facciamo pilotare da altri per mancanza di coraggio e per paura di sbagliare.
Il libero arbitrio ci consente di fare delle scelte (giuste o sbagliate che siano) che ci insegnino la differenza tra ciò che è giusto e ciò che non lo è per aiutarci ad evolvere. La natura e la vita stessa ci portano quotidianamente a fare delle scelte, a volte banali a volte importanti perché anche di natura esistenziale: bianco o nero, caldo o freddo, poco o tanto, resto o parto, prendo o lascio…
Gli angeli chiedono di farli partecipi della nostra vita e poiché loro sanno già qual è la scelta migliore per noi, cercheranno di suggerircela ma mai e poi mai ce la imporranno. Per chiedere aiuto agli angeli e credere ciecamente in loro serve avere molta fede. Non parlo di fede in Dio o come intendiate identificarlo, parlo di fede intesa come convinzione profonda, certezza che “lassù”, non poi così lontano da noi, esista un mondo di entità fatte di luce e di amore. Un insieme di Entità che sono sempre disponibili ad incontrare la nostra anima.
Esiste, e lo dico con convinzione, un mondo che definisco “parallelo” in cui sono collocate entità spirituali di varia natura. Anche la letteratura stessa ce ne dà testimonianza. Per darvene una, dell’esistenza di questo ulteriore mondo invisibile, vi riporto un episodio accaduto alla madre di una mia amica.
Così dalle sue vive parole: “Mentre portavano mia madre in sala operatoria per un intervento, perfettamente lucida, una signora si è accostata alla sua barella, le ha preso la mano e le ha chiesto se aveva paura. Mia mamma ha risposto di averne tanta. La signora le ha detto di prendere la paura e metterla via per ritirarla fuori una volta uscita dalla sala operatoria. Di accantonarla provvisoriamente. Quando è finito l’intervento, una volta ripresasi, mia madre ha chiesto alle infermiere chi fosse quella donna che le aveva preso la mano ma nessuno, a parte lei, l’aveva vista o notata. Quella gentile e cortese signora non era stata né identificata né identificabile, perché apparentemente mai esistita”.
Non si tratta di allucinazioni, ma di comunicazione “sottile”. Questa la nostra opinione. Queste convinzioni, che non giudico solo personali, sebbene del tutto discutibili, ci pongono tuttavia di fronte a “magie” della vita e a bellissime opportunità che sostengo essere plausibili: comunicare con il mondo magico senza farsi prendere dall’idea comune che la nostra vita sia solo qui e che “oltre” non ci sia nulla.
Lucrezia Zancanaro