Perché ancora oggi è importante studiare Dante?

Perché leggere Dante ancora oggi, a settecento anni di distanza dalla sua morte avvenuta nel 1321 all’età di  55 anni, quando tutto è cambiato rispetto ai suoi tempi? In realtà Dante non è un uomo del passato, è il simbolo senza tempo dell’uomo che vuol vivere intensamente, che va alla ricerca del perché del bene e del male, dell’umanità profonda dei personaggi che incontra; è l’uomo di fede che intraprende un viaggio verso la luce e la salvezza, e in questo senso si fa guida di ognuno di noi.

Le passioni che Dante descrive, da quella amorosa di Paolo e Francesca all’ardore di conoscenza di Ulisse appartengono all’uomo di ogni tempo. Come è di tutti i tempi la sua capacità di compiere il bene e il male, che nella Commedia trova piena espressione. Con la guida di Virgilio che lo fa uscire dalla selva oscura, simbolo delle miserie della vita, Dante intraprende il viaggio verso la salvezza..

Dante è attuale perché è fuori dal tempo, come solo i classici sanno esserlo: a lui interessa l’uomo nella sua essenza, che è sempre la stessa e non cambia. I temi che Dante tratta – religione, cultura, politica – sono eterni.

Su tutto risuona l’invito di Dante a essere uomini, a seguire virtude e conoscenza,  a tendere sempre verso l’alto, a essere consapevoli, a conoscere se stessi.

I simboli potenti di inferno, purgatorio e paradiso indicano rispettivamente la capacità di vedere il male, la necessità di superarlo e di purificarsi  preparandosi in questo modo alla salita al cielo,  e quindi al conseguimento della felicità e al riconoscimento dell’elemento divino in noi.

Un messaggio valido oggi più che mai.

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