Siamo tutti connessi da un’energia invisibile e che forma un’unica Coscienza.
Nel 2013 l’università americana di Princeton (New Jersey) ha divulgato i dati definitivi delle evidenze di studi effettuati da un équipe di ricercatori capitanata dal Dr. Roger Nelson, ideatore di un progetto attivo dal 1998, assai singolare: the Global Consciousness Project. Il gruppo di studiosi ha portato avanti una ricerca per molti anni (per altro non ancora conclusa) sul potere della mente umana in uno stato di meditazione trascendentale. Più persone, posizionate in gruppi e distribuite lungo tutto il globo terrestre, meditando simultaneamente su un tema prestabilito, hanno “erogato” dalle menti un’energia incredibile che ha modificato le risposte dei server dei computer, bloccandoli. I server rilevavano, registravano ed analizzavano i dati informatici del processo. Ciò ha permesso agli scienziati ed ai ricercatori di ammettere che gli esseri umani sono tutti collegati tra loro e che la coscienza collettiva (ovvero la somma di tutte le efficienze sprigionate dalle coscienze individuali) è in grado di generare un’energia complessiva tale da deviare le risposte dei computer e addirittura bloccandole. Pertanto non parliamo solo di coscienza individuale, ma anche di collettiva. Esattamente come postula la Fisica Quantistica da tempo. A riguardo, sempre parlando degli studi sulla “coscienza universale o globale”, condotti da Robert G. Jahn -il direttore nella stessa università di Princeton della cattedra di fisica aereospaziale- ci sono gli studi sui fenomeni paranormali, predittivi e premonitori a cui ha dedicato oltre 10 anni della sua vita. L’idea di Jahn era nata dalla consapevolezza che il nostro pensiero agisce sulla e condiziona la materia. E questo lo si sa dall’esperimento chiamato “della doppia fenditura”. Il nostro pensiero agisce, in termini di onde elettromagnetiche, sulla materia, condizionandola. Quindi i pensieri di più persone assieme (ovvero più coscienze) creano un “campo” energetico potentissimo ed in grado di interferire con altre energie.