L’amore non ha confini nel suo manifestarsi, ed un grande dolore, quale quello della perdita improvvisa di una figlia suicida, è stato, lo strumento che mi ha permesso di cambiare radicalmente la mia vita, appena sono stato in grado di calmare quel disperato grido di rabbia contro qualcosa che non aveva senso.
Ho iniziato a guardare la realtà che mi circondava con occhi diversi e tutte le cose che fino allora avevo dato per scontate, come qualcosa di assolutamente prezioso ed importante.
Ho deciso di creare una fondazione onlus, come molti genitori che hanno compreso che non ci si deve fermare davanti ad un simile evento, ma reagire e continuare a vivere, per il nostro bene e per rendere onore a chi se ne è andato. Non ha senso continuare a vivere vegetando perché così facendo, i morti diventiamo noi che apparentemente siamo in vita, mentre chi se ne è andato, vive veramente..
La Fondazione Butterfly onlus nasce pertanto nell’anno 2002, con l’intento di trasformare questo mio dolore in amore per altri figli, quasi che questa mia sofferenza dovesse, nel tempo, confondersi con quella di tutta quell’umanità che perde i propri figli.
Assieme a pochi amici ho quindi deciso di coinvolgere questa fondazione in progetti rivolti al futuro di bambini che non avevano l’opportunità di andare a scuola costruendo scuole, prima in Nepal, poi in Myanmar, Madagascar ed infine in Etiopia, in quanto i bambini rappresentano il futuro del pianeta e l’istruzione è l’unica opzione per garantire loro un domani .
In alcuni Paesi, vedi alcune remote regioni dell’Etiopia, ci siamo resi conto che prima di poter andare a scuola, la gente era costretta a sopravvivere alla atavica mancanza d’acqua; alla data odierna sono stati realizzati oltre 350 pozzi di acqua potabile nella regione del Tigrai, dove la percentuale di accesso a fonti non contaminate varia tra 11% ed 27%.
Un pozzo consente mediamente a500 persone di bere acqua potabile, risparmiando lunghe ore di faticoso cammino alle donne e contribuendo a ridurre sensibilmente il tasso di mortalità infantile, dovuto prevalentemente ad acqua malsana.
Tutte questo mi ha consentito in questi anni di poter coinvolgere in questi progetti molte persone che avevano avuto esperienze di dolore simili alla mia, per cui la Butterfly, quella farfalla che rappresenta idealmente un processo di trasformazione e cambiamento, ha aiutato molte persone a ritrovare il senso della propria vita, magari donando un’aula scolastica a quei bambini o un pozzo d’acqua potabile a quella gente in nome del figlio che se ne era andato. Questa per molti è stata una vera rinascita grazie a quella sensazione di gioia che provi, quando hai compreso che il tuo dolore, anche se non potrai mai cancellarlo, ha fatto posto, nel tuo cuore, all’amore per un tuo simile e che tuo figlio, sorride dall’altra dimensione.