Quale è il senso, lo scopo dell’esistenza? Quale il compito cui siamo chiamati? Abbiamo vissuto un’altra vita?
Il mistero della vita, il senso della vita secondo la filosofia con prospettive diverse. Le posizioni della psicologia, la certezza del Cristianesimo, il pensiero della letteratura e una esortazione: “nati non foste a viver come bruti..”. “Se la vita è un pendolo che oscilla tra dolore e noia”, come renderla nobile senza essere una Madre Teresa di Calcutta.
Come superare le difficoltà?
Quante volte ci chiediamo se ha senso vivere immobilizzati, sordomuti, o in stato vegetativo? “La vita non ha un senso, siamo noi che dobbiamo dare un senso alla vita”.
Era l’estate del 2020 quando ascoltavo il filosofo Marco Guzzi nel giardino di una biblioteca e la pandemia sembrava avere allentato la sua morsa. Non era che l’inizio: vite cancellate senza l’ultimo saluto, famiglie impoverite.
Ma la vita continua, non siamo che una infinitesima parte del tutto.
Chi resta deve affrontare le sfide, reagire, credere nelle possibilità umane. Anche dal dolore può nascere bellezza. “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”, cantava De Andrè, “Domani è un altro giorno”, esclama Rossella O’hara.
Daniela Poggi ha raccontato in un libro un dialogo muto con la madre malata di Alzheimer. Nel racconto di quella sofferenza c’è l’amore come bellezza, senso della vita. Forse, il senso della vita non è la ricerca del Santo Graal nascosto chissà dove, il senso della vita va creato ogni giorno anche attraverso le piccole cose, anche senza essere scienziati o personaggi in grado di lasciare il segno nella storia. E’ progetto, creatività, è una partitura musicale che possiamo declinare in varie tonalità, è una tela da dipingere con i colori anche quando c’è il nero intorno. “Voglio trovare un senso a questa vita”. Vasco Rossi docet.
6 aprile 2021