Cecilia Casadei

Cecilia Casadei



Cecilia Casadei: NARRATORE D’ARTE, così amo definirmi.

Studi ed esperienze:

Mi sono laureata a Bologna, specializzata in Psicologia della Percezione visiva ed Espressività visuale, abilitata all’insegnamento di Lettere, Storia, Scienze umane. Sono stata docente di Filosofia presso il Liceo Mamiani di Pesaro. Nel triennio 2011/2013, nominata dal Ministero dell’istruzione in qualità di esperto, ho assunto l’incarico di Vice Presidente dell’Accademia Belle Arti di Urbino con delega del presidente Vittorio Sgarbi.
Ho collaborato alla 54esima Biennale di Venezia, curata dal professor Sgarbi, selezionando artisti per il padiglione marchigiano. Dal 2015 al 2020 sono stata Membro dell’Assemblea AMAT, Associazione Marchigiana Attività Teatrali, con nomina del Consiglio regionale Marche.

Mi occupo di:

Curatore, Critico, Giornalista d’Arte, collaboratore di riviste specializzate, scrivo d’arte per il Resto del Carlino. Ho firmato cataloghi d’Arte, articoli, interviste e saggi come l’ultimo, pubblicato da Franco Angeli. Ho al mio attivo la presenza in comitati scientifici, impegni come moderatore di eventi culturali, nomine come membro di giuria in prestigiosi premi d’Arte, l’incarico di presidente di giuria come quello per lo storico Premio Salvi di Sassoferrato.
Curatore di numerose mostre personali e collettive, in collaborazione da alcuni anni con l’Archivio di Stato di Pesaro ho messo a punto un format che vede i documenti della Storia in dialogo con l’Arte del presente. Iscritta All’albo degli esperti d’Arte del Tribunale di Pesaro e della Camera di Commercio delle Marche, in qualità di CTP E CTU mi sono occupata di cause per riconoscimento diritti d’autore e cause per danni ad opere d’Arte.
Il mio fare per una Cultura come specchio della nostra identità, nella considerazione che non sarà la Bellezza a salvare il mondo, ma occorre salvare la Bellezza dal mondo.

Tra ieri e oggi

Cesena è la città amatissima che mi ha dato i natali, dove mi sono formata, dove ho iniziato a studiare Storia dell’Arte. E’ la città dove ho vissuto fino all’età di 30 anni circa, il luogo che mi ha visto progettista di giochi didattici con finalità educativa legate alla percezione visiva, dove ho curato rassegne cinematografiche, curato la regia di spettacoli teatrali.
Trasferita a Pesaro, nella città di Rossini, dove ho insegnato Filosofia, ho dedicato all’Arte la maggior parte del mio tempo dopo aver progettato gioielli, prestato il mio volto per alcune campagne pubblicitarie, studiato grafologia, scritto poesie pubblicate in libri di AA.VV, recensioni di opere librarie. Con l’obiettivo di promuovere e salvare la Bellezza come armonia, equilibrio, ordine universale, nell’aderire al progetto di NuovaMente, sono lieta di essere con voi per condividere uno sguardo sul mondo flessibile e trasversale.

I giorni, le parole

"Perché non scrivi una serie di riflessioni sui grandi temi della vita, su quello che ti sta a cuore, su ciò che vorresti dire di te e di argomenti vari, con il carattere di una conversazione facile, leggera? Solo 300 parole per 30 giorni”.
Questo l’invito che l’amico Vittorio Spampinato, cofondatore della nuova piattaforma culturale digitale NuovaMente, mi rivolgeva. Era il 25 marzo 2021, al tempo di pandemia recrudescente e conseguente confinamento.
L’idea mi piacque, così, il giorno stesso, nella data in cui si celebra Dante Alighieri, cominciai a scrivere. La prima riflessione dedicata proprio a colui che ha saputo raccontare dell’uomo come nessuno mai.
Così, giorno dopo giorno, sono nate le 30 riflessioni (+ 1) come i giorni dei mesi, il numero 3 come ideale matrice. Pensieri che diventavano parole, ricordi, speranze, passioni. Il passato, il presente, l’amore, l’arte, la morte... Tutto senza uno schema che non fosse quello di scrivere non più di 300 parole per ogni testo.
E il tempo del Corona virus come sfondo, come una inquietante ombra, un peso, da cui tutti abbiamo desiderato, desideriamo, liberarci. Un inevitabile fil rouge che accompagna questo lavoro. Una raccolta che assume il volto di un testamento spirituale . Riflessioni che fanno riferimento a ciò che amo e che ho amato, scritti con quella leggerezza del quotidiano che ho nel DNA. Quando profondità e leggerezza sono il motto che accompagna il mio fare.

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