Da: “Scintille di vita” Hermes Edizioni
“La vera medicina per il dolore, non è il tempo, ma la fede, perché molte persone, nonostante quello che chiamate tempo, si fermano a quell’istante e lo rivivono mille volte: un attimo prima, l’attimo, un attimo dopo, poi tornano indietro ancora all’attimo prima, all’attimo dopo..
Fintanto che fermano il tempo, il tempo non scorre ed il tempo, come vedi, è un attimo, ma può essere un secolo: il tempo è relativo e dipende solo da come tu gli dai energia. Ogni volta che viviamo qualcosa di bello il tempo vola, mentre quando viviamo qualcosa di doloroso, il tempo sembra fermarsi. Quando fermiamo il tempo e guardiamo il dolore ci rendiamo conto che i minuti diventano ore, le ore giorni ed i giorni diventano anni.
Il passato è storia, nient’altro che storia, non vita, perché non lo stiamo vivendo. Il futuro è desiderio, speranza, non certo vita: la vita è solo l’attimo, l’attimo preciso che stiamo vivendo.
Guardo una stella: quello è l’attimo. Vivo un sorriso: quello è l’attimo. Mangio una fragola: quello è l’attimo. L’attimo vissuto integralmente nell’azione che stai compiendo. Chi non riesce a vivere l’attimo non vive la propria vita: è sempre in un momento che non è la vita che è fatta di attimi: uno dopo l’altro, ed è come se noi nascessimo e morissimo ad ogni attimo.”
Mi chiedo quante volte ci capiti di essere presenti e consapevoli delle cose che stiamo facendo. Molto spesso, anche perché nessuno ci ha mai insegnato questo esercizio di presenza a noi stessi, la nostra mente ci porta già avanti oppure rincorre i fantasmi del nostro passato. Oggi più che mai, in questi tempi di grande cambiamento dell’energia del nostro pianeta, sarebbe opportuno imparare a respirare lentamente facendo silenzio e spazio dentro al nostro cuore per un ascolto sincero della nostra voce interiore. Sarebbe importante iniziare ad ascoltare i bambini che, per loro natura, seguono il proprio istinto, non ancora condizionati dalla mente e cercare di imparare da loro, con grande umiltà, piuttosto che spegnere con tracotanza le loro fantasie. Nella vita, il tempo terreno fatalmente fa invecchiare il nostro corpo, ma non certo la nostra anima che ci suggerisce di mantenere piena sintonia con questi bambini che hanno ancora quella capacità naturale di stupirsi. Noi purtroppo abbiamo ormai perso quella straordinaria sensazione di restare quasi paralizzati davanti a qualcosa di incredibilmente bello come un tramonto, un’opera d’arte o lo sbocciare di un fiore e, più passano gli anni, più sembriamo dare troppe cose per scontate senza vedere la intima bellezza della loro anima. Una volta il tempo ti portava all’età della saggezza ed i nativi americani ascoltavano le parole dei vecchi dinnanzi al fuoco, in religioso silenzio, quasi per carpire il segreto di quella loro intramontabile giovinezza che aveva consentito alla loro anima di fermare il tempo.
Oggi i vecchi sembrano essere un peso per la società del benessere.