1- Operazione compiuta: realizzati i 200 milioni preventivati (per la precisione 195 milioni, i 2/3 della Collezione Ammann oggetto di questa prima Sessione newyorkese di Maggio 2022 di Christie’s) per l’iconica Marilyn warholiana dei sogni (dei collezionisti d’Arte), con acquirente Larry Gagosian (che ha ricomprato l’opera dopo averla venduta all’attuale venditore nel 1986 non si sa se per sè o per clienti): credo che i giovani studenti che suo tempo riuscii a far inserire come stagers alla Gagosian Gallery saranno oggi particolarmente elettrizzati di aver fatto parte, anche se brevemente, di questa mega-realtá nel Mondo dell’Arte!
Particolarmente significativo, tutto ciò (secondo risultato d’asta di tutti i tempi dopo il discusso Salvator Mundi da taluni attribuito a Leonardo e primo fra gli Artisti americani superando i 110 milioni realizzati a suo tempo per un Basquiat) in un Art Market che non solo tiene ma avanza in presenza di crolli continui dei Mercati finanziari.
Durerà o questo disallineamento rientrerá e la fase recessiva andrà poi a farsi sentire anche nel Mercato dell’Arte?
Probabilmente sì (e, quindi, sarebbe consigliabile alleggerire gli investimenti anche in questo campo profittando del momento favorevole ai venditori) anche se stavolta l’alto saggio inflattivo potrebbe sostenere meglio che in passato i prezzi dei beni reali (case e opere d’Arte). Per intanto, complimenti vivissimi agli amici di Christie’s.
2- Organizzare Aste d’Arte è a nostro parere il mestiere più bello del Mondo. E anche il peggiore. Sì, perchè ogni volta, fosse ben il giorno dopo un clamoroso successo come il record assoluto di Andy Warhol con 200 milioni spesi per “la” Marilyn, ci si può buscare un pesante (ovviamente, meno strombazzato dai Media) “inveduto”, come accaduto ieri sera da Christie’s New York nell’Evening Sale del XXI Secolo con l’importante Jean-Michel Basquiat (il trittico “Portrait of the young artistist derelict”) che avrebbe dovuto “pesare” per 1/3-1/2 del fatturato di vendita.
Meno male che almeno l’imponente (225x200cm) Abstraktes Bild del 1994 di Gerhard Richer ha fatto più o meno il “suo”, con 36,5 milioni di Dollari, se no questa Sessione avrebbe realizzato meno di 70 milioni con le commissioni.
Per carità, ora Chrsitie’s ha almeno un paio di Sessioni colme di capolavori il 12 Maggio per poter recuperare (la Collezione Bass e l’Evening Sale del XX Secolo nonchè a seguire, dal momento le Sessioni una volta minori stanno sempre più diventando foriere di affari, la parte “Day Sale”), tuttavia l’invenduto del Basquiat pone qualche interrogativo sulla salute reale del Mercato dell’Arte, essendo l’Artista americano a detta di molti analisti, come la nostra cara e stimata amica Christine Bourron, Ceo e Fondatrice della Pi-eX Ltd di Londra (probabilmente la miglior casa d’analisi finanziaria del Mercato dell’Arte al Mondo), “il” Benchmark ( https://lnkd.in/dB2WaMq3) cui fa riferimento il livello di prezzi del Mercato dell’Arte Contemporanea.
3- Si avviano a conclusione con successo (e ci sarebbe mancato altro, coi cataloghi stellari proposti) le Sessioni Evening di Christie’s della Marquee Week di Maggio (a seguire a Sotheby’s e Phillips). 363 milioni realizzati in 12 Maggio su 12 lotti della Bass Collection (i due Rothko rispettivamente a 49 e 66 milioni e i due Monet importanti, fra cui emerge prioritario il Parlamento di Londra sulle Ninfee, rispettivamente 75 e 56 Milioni) e 468 per i 42 lotti del XX Secolo (forse un po’ di più si sarebbe potuto fare sul Pollock, 54 milioni, sul Van Gogh, 51 milioni, e sulla scultura di Picasso, 48 milioni, visti i 45 milioni realizzati sul Lantze per l’iconico dipinto con George Washington, comunque…niente male, dati i chiari di luna dei Mercati finanziari di questi tempi!). In totale, se aggiungiamo lo scheletro del Raptor battuto subito a seguire, sono circa 1 miliardo e 270 milioni “accumulati” dalla Maison di François Pinault delle Sessioni Evening, escluse le Sessioni di Day Sale e di Surrealismo (con la famosa fotografia di Man Ray con oggetto una schiena di donna a mo’ di viola con le sue due beave chiavi di violino capace di realizzare 12 milioni di Dollari) per in programma subito a seguire che faranno “sfiorare” il miliardo e mezzo.
4- Apre (con banditore il sommo Oliver Baker in smoking!) con la seconda parte della Macklowe Collection la Marquee Week di Maggio da Sotheby’s. Pur meno rilevante della prima parte dispersa lo scorso anno a seguito del divorzio dopo 50 anni, in “pieno contenzioso”, dei coniugi Macklowe (settore costruzioni, con “rappresaglia” di lui: l’aver recentemente esposto a tutta vista su un suo edificio newyorkese la gigantografia con la sua nuova giovane compagna…più o meno il Mondo è sempre lo stesso dai tempi di Babilonia…), da cui la decisone in questione della Magistratura, questa vendita da 246 milioni integra l’incasso complessivo della Collezione a poco meno di un miliardo di Dollari, la più costosa della Storia quanto a incassi. Fra i topo lots un Untitled di Rothko su cui sono stati realizzati 48 milioni, un Seascapes di Richter (nell’immagine) che ha ottenuto 30 milioni, un Self Portrait di Warhol capace di portare a casa 18 milioni così come un Untitled di De Kooning.
5- Ben “portata”, a parte qualche unsold forse di troppo, la Modern Evening Auction della Marquee Week Newyorkese di Sotheby’s anche grazie a vari irrevocable e internal (il che depone poco positivamente sulla tenuta del mercato: quando le mani forti – che so, dopo l’ipo di cui si parla molto di Drahi per re-immetere una quota di minoranza di Sotheby’s in Borsa – si ritireranno…) bids a garanzia come per il Monet del 1908 con oggetto Santa Maria della Salute di Venezia venduto per 56 milioni di Dollari. In ogni caso sono stati 423 i milioni di Dollari incassati, sotto la guida di Picasso (fra cui 67 milioni di Dollari per uno storico soggetto del 1932 di Donna nuda coricata) e Cezanne con 41 milioni realizzati per “Clairiére”, del 1895, lotto anche questo garantito, come pure garantito era il Matisse del 1923 con soggetto un vaso di fiori davanti a un ritratto venduto a 15 milioni di Dollari. De segnalare le performance di Leonora Carrington (e ci sta, con la sua sovraesposizione alla Biennale di Venezia) e di Robert Motherwell.
6- Infarcita di molta Latin American Art (nell’immagine un bel Matta del 1952 che ha superato i 350 mila Dollari), con aggiudicazioni rilevanti – oltre il mezzo milione – anche su Maestri come Covarrubias, la Modern Day Sale di Sotheby’s “chiude” a 73 milioni di incassi, con buona intonazione su “classici” come la O’Keefe a più di due milioni, la Morisot a 1,3 milioni e Albers con un ‘adobe’ a oltre 700 mila. Non pochi gli invenduti anche importanti, fra cui quasi tutti i Bonnard, Redon, Vuillard e Van Dongen.
7- 225 milioni di Dollari con 100% di venduto sia in valore che in volume (per il 30% grazie al Basquiat “Untitled” del 1982 della Collezione Maezawa, venduto scontato a un “garante senza possibilità di revoca” a 73 milioni, che ha raggiunto il terzo risultato di sempre per l’Artista) di Dollari incassati nell’Evening Sale della marque week newyorkese primaverile di Phillips, il più alto risultato della Storia della Maison dei proprietà del Fondo russo di private equity Mercury. Sempre sostenutissimi gli Artisti “afro”, che in media triplicano/quadruplicano le stime minime e nuovo record d’Asta per Yayoi Kusama (10,5 milioni per “Nets” del 1959), Significativi anche i risultati di Yves Klein, “Relief Éponge bleu sans titre (RE 49)”, 1961, a 20 milioni e di Sandy Calder, con 15 milioni di Dollari incassati per “39=50” del 1959. Molto sostenute anche le due Sessioni diurne minori immediatamente succedutesi nelle Sede di Phillips newyorkese.
8- “Circe” di Helen Frankenthaler, battuta per 5 milioni di Dollari, può ben rappresentare la Contemporary Evening Auction di Sotheby’s chiusa con successo( 210 milioni di Dollari di incasso e altissima percentuale di venduto ). 19 i milioni pagati per “Cold beer beautiful girls” di Ed Ruscha, 21 (alla stima bassa) per un Elvis di Andy Warhol, 47 per uno Studio del Papa Rosso (1962), versione 1971, di Bacon e 38 per Untitled di Cy Twombly. Bene anche la Now Evening Auction della maison di Patrick Drahi, con 23 lotti e gli Artisti afro in gran spolvero, da Kenny James Marshall con 13 milioni realizzati per “Beauty examined” a Julie Mehretu, quasi a 5 milioni per “Emergent algorithm”, assieme a Adrian Gahnie (quasi 10 milioni per “Degenerate Art”) e all’immancabile Matthew Wong con quasi 6 milioni realizzati per “Night watcher”. Si conclude così il 20 Maggio con una successiva e “sostenuta” sin dalle preliminari offerte online (anche in questo caso, fra gli altri, da vari lotti “milionari” delle Frankenhalter) Contemporary Day Auction di Sotheby’s una marque (double) week primaverile che segnarà la Storia delle Aste a New York, non lontana dai 3 miliardi di Dollari incassati da Christie’s, prioritariamente, Sotheby’s e Phillips.
Paolo Turati