“Morte e vita sono in potere della lingua; chi l’ama ne mangerà i frutti” (proverbi 18.21)
La parola ha il potere di creare, la proclamazione è infatti creazione.
Chi non ricorda la formula “abracadabra”? In aramaico questo verso significa proprio “lo creerò come parlo”, mentre in ebraico significa “pronunciare la benedizione”. E ancora nell’antichità questa parola veniva usata come incantesimo contro le maledizioni.
Prendendo ancora in prestito i versi della Sacra Bibbia, nel vangelo di Giovanni, il primo capitolo comincia proprio in questo modo: “In principio era il verbo, il verbo era presso Dio e il verbo era Dio”. Il verbo viene quindi a coincidere con la mente di Dio. E come creò il mondo Dio se non con la Parola: infatti disse luce, e luce fu.
Lo stesso potere creativo è in mano (anzi in bocca) a noi esseri umani: se anche solo pensiamo alla parola “casa”, una parola composta di solo 4 lettere, essa è in grado di evocare addirittura potenti stati d’animo, colori, forme e suoni. E soprattutto, per ognuno di noi, dar vita a situazioni completamente diverse una dall’altra. Ogni parola diventa un contenitore, una ri-presentazione della realtà attraverso un codice linguistico, che diventa simbolo della nostra porzione di realtà.
Le scoperte più sorprendenti in relazione alle virtù del logos si possono leggere nelle ricerche scientifiche svolte dal dott. Pjotr Garjajev e del dott. Vladimir Poponin (rispettivamente biofisico e biologo molecolare).
I due colleghi, insieme ad un gruppo di linguisti, sono stati in grado di dimostrare che gli alcalini del dna seguono una grammatica regolare ed hanno regole fisse come avviene nelle nostre lingue con le regole grammaticali e della sintassi. E che le sostanze del DNA reagiscono sempre al linguaggio modulato e soprattutto se si usano frequenze appropriate, come accade con l’ipnosi e con la preghiera.
Mai come oggi reputo che sia fondamentale tenere conto di questo aspetto, soprattutto per difendersi da chi usa il potere delle parole al contrario (cioè con l’intenzione di influenzare negativamente le menti con la creazione nelle stesse di immagini fuorvianti la realtà). Vi ricordate per esempio cosa accadde con la trasmissione radiofonica “the war of worlds” di Orson Wells? Ma penso anche non sia necessario andare così indietro nel tempo….