“La via del cambiamento” (1° parte)

LA VITA UMANA COME ESPERIENZA PER LO SPIRITO

Ogni essere umano è uno spirito che si incarna per un’esperienza, con un programma predefinito che si chiama “destino”. 

La vita umana, complessivamente, si può definire un percorso breve se si considera che fino ai 20anni circa lo spirito è silenzioso nel corpo, poi, a poco a poco si risveglia, ma deve realizzare il proprio programma di vita, ossia lo studio, il lavoro, la famiglia e così via. Così si arriva, magari attorno ai 40anni, a realizzare un piano quasi esclusivamente materiale in cui lo spirito è coinvolto poco o niente. Naturalmente questi sono dati indicativi, non assoluti, poiché ogni individuo è un soggetto a sé con il suo percorso.

PRESUPPOSTI PER QUESTO PERCORSO: l’illuminazione dello spirito.

Bisogna partire dal presupposto che il percorso di cambiamento riguarda soltanto quei soggetti che in una certa fase della loro vita sentono il risveglio della loro anima, ovvero i cosiddetti soggetti “tormentati”. Questi soggetti si ritroveranno a un bivio nella loro vita: o ripetere sempre le stesse cose e rimanere nella catena delle regole umane, oppure percorrere nuove strade. Molti di loro si troveranno bloccati e non riusciranno ad uscire dalle loro categorie e modalità di vita e allora resteranno in quelli che comunemente si chiamano “circoli viziosi”, ma alcuni, forse una minoranza, sentiranno prepotentemente la voce della loro anima e comincerà per loro un percorso di consapevolezza che porta al cambiamento. Questi sono certamente spiriti già evoluti che, a un certo punto della loro vita umana, prevalgono sul corpo e sulla materialità per condurre il corpo stesso verso la realizzazione del loro programma spirituale; pertanto avranno la cosiddetta illuminazione dello Spirito che darà una nuova impronta alla loro esistenza materiale.

L’UOMO COME ESSERE INTEGRATO

Ricordiamo sempre l’importanza di considerare l’uomo come essere integrato dalla psiche del corpo, che si è formata durante la vita attraverso gli influssi ambientali e sociali, e la psiche dell’anima che è quel vissuto che ci portiamo inciso nella memoria della nostra anima che comprende tutte le fasi umane (incarnazioni) e non umane che esistono impresse nell’anima stessa come ricordi.

Dobbiamo considerare che nell’essere umano, psiche del corpo e psiche dell’anima coesistono, tuttavia, l’ideologia dominante anche presso i terapeuti è quella di non riconoscere la psiche dell’anima e dare importanza soltanto alla psiche del corpo. Pertanto, in caso di patologie della psiche la terapia consiste nel curare solo la psiche del corpo, ignorando tutte quelle istanze che scaturiscono dalla psiche dell’anima. 

LA TERAPIA SPIRITUALE

Alcune persone che credono nell’esistenza dell’anima o, per meglio dire, sentono la presenza della loro anima, possono ricorrere con ottimi risultati, alla “Terapia Spirituale”, che considera l’essere umano quale essere integrato dalla psiche del corpo e dalla psiche dell’anima e lo conduce verso un percorso di interiorizzazione, ossia di acquisizione della consapevolezza di sé. L’essere umano tende sempre a cercare riferimenti esterni, segue le regole umane, non si forma in modo critico; è quindi necessario che si cominci ad uscire da queste regole poiché sono proprio queste che incatenano il soggetto, impedendogli di ragionare con la propria testa e di impostare la sua vita su nuovi modelli di comportamento. 

Contact to Listing Owner

Captcha Code