Questo articolo condivide con voi, cari lettori, un momento particolare del nostro cammino evolutivo e qualche considerazione su esperienze vissute da alcune persone.
Molti avranno percepito la grande spinta che il mese di Febbraio ha portato con sé. Una spinta evolutiva degna di una grande contrazione provocata da questo parto cosmico del quale facciamo parte.
Non è sempre facile rimanere in equilibrio o centrati come spesso viene detto. Tutti gli ultimi attaccamenti, condizionamenti, meccanismi inceppati creano la resistenza che sentiamo profondamente in noi; a volte come un muro invalicabile, oppure come un’edera saldamente avvolta attorno alla mente che ci paralizza e non OSIAMO vedere o pensare oltre. Fermi sull’orlo del baratro, il fiato sospeso… salto oppure no …. Ho abbastanza fiducia per lasciami andare a ciò che è per me ora? Oppure cerco ancora di controllare la mia “nave”, la mia vita … fino allo sfinimento?
Il mese di Febbraio, che inizia con una ritualità dedicata al ritorno della Luce: la Candelora oppure Imbolc (festa celtica che significa rinascita e rinnovamento) ha accolto una nuova frequenza, più forte delle precedenti, ormai vi siete accorti che la Terra, così come tutto il cosmo, è costantemente attraversata da onde o frequenze che alzano costantemente il livello vibratorio, con l’intento di favorire un livello sempre più alto di evoluzione, su tutti i piani.
Quindi questo mese di Febbraio ci ha regalato un’enorme spinta, che ci ha fatto “cadere” all’interno di noi stessi, letteralmente precipitare in questo spazio spesso ignorato, e cosi le nostre percezioni sono cambiate, non eravamo più polarizzati sul mondo esterno ma di più sul nostro mondo interiore. Abbiamo iniziato a percepirci, sentirci di più. Abbiamo iniziato ad avere maggiore consapevolezza di tutto quello che poteva attraversarci e quindi è potuta iniziare questa grande azione di ACCETTAZIONE e FIDUCIA, questo grande ritorno a casa … poiché la strada per casa non è fuori che la troverete ma proprio passando nei meandri della vostra interiorità, accettando le vostre ristrettezze, resistenze, paure, raschiando il vostro fondo buio che risorgerete alla luce. Lo sapete sicuramente: solo chi accetta di attraversare il buio può riconoscere la Luce. Un po’ retorico!? Ma tremendamente vero!
Cosa può significare praticamente “cadere all’interno” di noi stessi? Significa che siamo totalmente in contatto con noi stessi, siamo in grado di ascoltare tutto quello che ci attraversa, di osservare attentamente ogni manifestazione interiore come non mai, la comprensione di un tale fenomeno, o se preferite opportunità, va accolta con serenità e soprattutto al di là di qualsiasi giudizio, giudizio che siamo abituati a produrre contro noi stessi. La FIDUCIA diventa un’alleata indispensabile per passare attraverso la cruna di questo ago o per varcare questa attuale soglia. È il momento di mettere in pratica tutto quello che abbiamo imparato negli anni precedenti, ricordare tutti gli insegnamenti ricevuti. Ma può anche significare respirare all’interno di vecchie paure che ritornano in superficie, provare compassione per le parti di noi che ancora non accettano questo inarrestabile cambiamento in atto. È avere pazienza e dare pazienza. Il sole non spunta da dietro la montagna da un momento all’altro!
È finalmente “ciliegina sulla torta”: questa spinta ci dona una maggiore APERTURA DI CUORE … e so che ve ne siete accorti perché molti di voi riescono a vedere maggiore BELLEZZA, ad essere maggiormente connessi con la natura che chiama a gran voce, riescono a perdonare o non generare conflitti più facilmente ed infine a provare compassione per se stessi e per tutto quello che ci circonda!
Quindi ci siamo quasi … ci stiamo preparando per decollare … forza e coraggio!
IL mantra è: ACCETTO CON FIDUCIA TUTTO Ciò CHE è IN ME NEL MOMENTO PRESENTE
Concludo con un pensiero del Maestro Aivanhov:
«È detto che non si deve lottare contro il male, ma molti non hanno compreso il senso di questa frase. “Non lottare contro il male” significa non affrontarlo sul suo stesso terreno, là dove è molto potente, perché allora è certo che si verrà sconfitti. Ma se si riesce a elevarsi al di sopra del male, e da lassù si scagliano su di esso il fuoco e la folgore, il male fuggirà! L’uomo possiede dentro di sé una fortezza straordinariamente equipaggiata per resistere alle aggressioni. Quella fortezza è il regno della luce! Chi vi impedisce di puntare contro il male un po’ di luce per disperderlo? Perché rimanete inerti, senza far nulla? Quando l’uomo si lascia andare, le tenebre gioiscono e dicono: «Ma è meraviglioso, qui c’è da mangiare!». Ed è così che alcuni si lasciano divorare dagli spiriti tenebrosi. Quando le tenebre si avvicinano, un vero discepolo si difende: proietta la luce, e quella luce scaccia le tenebre.» |
Omraam Mikhaël Aïvanhov |
Da cuore a cuore!
Satya