Aste londinesi nella settimana di Tafaf-Maastricht 2024: un mercato che si conferma incerto, anzichè resiliente

E’ stato, come scontato, il ritratto di Lady D di Andy Warhol il top lot della Sessione serale di Arte del 20mo Secolo e Contemporanea, nella settimana di Tefaf-Maastricht (la seconda Fiera d’Arte più importante del Mondo), di Phillips a Londra (totale incassi 16 milioni di Euro con tassi leggermente sotto il 90% di venduto sia per lotti che che valore), con oltre 2,8 milioni di Euro di aggiudicazione .(sotto, con Henry Highley come banditore).

Bene anche Yayoi Kusama, oltre i 2,4 milioni, e Anselm Kiefer (che pare messo un po’ da tutti sempre più -finalmente!- sotto i riflettori, attorno ai 1,2 milioni. A ridosso dei top ten Salvo, aggiudicato attorno ai 400 mila Euro.

Resiliente intonazione, considerato il delicato momento dell’Art Market globale, anche dell’Evening Sale londinese di Moderno e Contemporaneo da Sotheby’s, con top lots di Picasso sui 15 milioni di Euro e Signac sui 9 milioni con i diritti d’asta.

Si è fatto uso di ogni mezzo (oltre un terzo dei lotti venduti era garantito prevalentemente da terze parti e il 15% dei pezzi – anche potenzialmente top lots- del Catalogo è stato ritirato prima dell’asta per verosimile scarso interesse) per raggiungere i 100 milioni di Sterline di incasso (40%in meno dello scorsi anno) con un tasso di venduto del 90%, che diventa 77% se si considerano i lotti ritirati.

Consueto “sospirone” di sollievo invece da Christie’s dopo che nelle vendite di Arte del 20mo e 21mo Secolo e Surrealista londinesi sono passati sotto le forche caudine delle aggiudicazioni quattro (che hanno rappresentato metà degli incassi totali) dei principali top lots (rigorosamente garantiti da terze parti), firmati da Magritte, oltre i 35 milioni di Euro, da Bacon (ma un altro lotto del Maestro è stato ritirato prima dell’asta) e da Hockney, entrambi nell’intorno di 20 milioni di Euro, nonché da Monet, circa 15 milioni di Euro.

Non troppo numerosi gli invenduti ma, fra questi, un importante sei tagli bianco del nostro (l’altro nostro “rappresentate in loco” Alighiero Boetti pare invece tenere meglio, anche se pure lui appare un po’ affaticato dopo la lunga corsa dell’aumento delle sue quotazioni negli ultimi anni) Lucio Fontana, a testimonianza del fatto che il Mercato del Caposcuola dello Spazialismo (e da tempo) zoppica. 230 milioni di Euro il risultato finale, col 13% di invenduto e il 95% di incasso quanto a valore a consuntivo.

Tutto sommato, esito solido, attorno alle stime e del 17% in più dell’anno scorso.

Paolo Turati

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